A chi si rivolge?

Pazienti- beneficiari diretti

Il gruppo di lavoro ha affrontato, secondo un approccio partecipativo, il tema dell’identificazione del target di pazienti da coinvolgere nella sperimentazione, a partire dall’analisi dei dati sulle caratteristiche della popolazione del Distretto, che rilevano un numero di cittadini anziani e grandi anziani elevato, destinato a crescere progressivamente in vent’anni,  e sulle patologie croniche più diffuse.

Il gruppo di lavoro ha quindi condiviso riflessioni sui bisogni socio- sanitari della comunità territoriale di riferimento, includendo nella coprogettazione medici di medicina generale e dirigenti medici di servizi ospedalieri, individuando come target di riferimento per il progetto:

  • anziani con demenze: sulla base delle caratteristiche della patologia, delle esperienze e dei bisogni emersi si evidenzia la necessità di Interventi soprattutto in fase iniziale di insorgenza della malattia di stimolazione cognitiva, socializzazione informale, senza tralasciare gli aspetti di sollievo per i caregiver, in collaborazione con i day service dei presidi ospedalieri collaboratori che hanno in cura i pazienti coinvolti nella sperimentazione;
  • persone con patologie croniche: azioni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria in presenza, di monitoraggio a distanza, di telemedicina. Il gruppo di progetto si è confrontato sui dati proposti dal Distretto Sud Ovest Asl Città di Torino, riferiti al contesto territoriale di riferimento per il progetto (si veda l’immagine sottostante), e opererà una selezione mirata delle tipologie di pazienti da coinvolgere nella sperimentazione anche sulla base di ciò che emergerà nel corso dei TT avviati nel mese di settembre 2021.

Familiari e Care-giver

Saranno formati anche familiari e caregiver dei pazienti beneficiari, in un’ottica di supporto e facilitazione alla partecipazione alla fase di sperimentazione da parte della persona diretta beneficiaria dell’intervento e di acquisizione diretta di competenze personali.

Medici di medicina generale

La formazione riguarderà anche i medici di medici generale, in quanto figure di prossimità attive sul territorio

Medici specialisti

I medici specialisti verranno coinvolti in un’ottica di formazione continua per l’acquisizione di nuove competenze funzionali allo svolgimento della fase di test.

Psicologi

Gli psicologi verranno coinvolti in un’ottica di formazione continua per l’acquisizione di nuove competenze funzionali allo svolgimento della fase di test.

Infermieri di famiglia

La figura degli infermieri di famiglia e di comunità va affermandosi in Italia in un’ottica di rafforzamento della domiciliarità; verranno coinvolti in un’ottica di formazione continua per l’acquisizione di nuove competenze funzionali allo svolgimento della fase di test.

Attori del terzo settore impegnati nel volontariato

Il progetto mira a sperimentare e poi condividere un modello di cura della cronicità integrato di prossimità per l’assistenza sanitaria territoriale attraverso il coordinamento e la sinergia tra attori pubblici e privato sociale, uniti in un rapporto di partnership e co-progettazione. Il modello d’intervento domiciliare vuole essere integrato sia per le figure coinvolte nella sperimentazione: pubblico/privato sociale, diverse figure professionali, reti di sostegno formali e informali, in cui il ruolo del Terzo Settore è fondamentale.

Nuove figure professionali di supporto a processi di cura community-based

La sperimentazione del Community Care Living Lab propone di sviluppare un modello innovativo di cura basato su meccanismi di collaborazione pubblico-privato-comunità, che possa consentire di far emergere le esigenze di cura da parte di un territorio specifico, attivare un ecosistema locale, generare nuova conoscenza e stimolare meccanismi di cura community-based.

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