Aggiornamenti sulla fase di sperimentazione
Nelle ultime settimane ha preso avvio la fase di definizione del modello di sperimentazione in
sinergia con la Direzione del C.D.C.D., Centro Disturbi Cognitivi Demenze, della Neurologia e con i MMG
invianti.
Lo sforzo congiunto è stato rivolto in particolare a definire:
- il disegno organizzativo da adottare nella triade MMG – Famiglia – Soggetto Proponente
- le caratteristiche e il numero di pazienti sui quali si interverrà
- le modalità con le quali il SSN sarà in grado di capitalizzare l’esperienza al fine di migliorare il paradigma attuale
Si sono individuati, insieme con C.D.C.D., i criteri clinici di attivazione del servizio, per poter attivare la
costruzione del modello, in modo da definire anche quanti pazienti si andranno a includere, quali sono i
professionisti necessari e quali quelli attivabili al bisogno.
Il gruppo di lavoro ha valutato che i pazienti classificati in un quadro di MCI (Decadimento Cognitivo Lieve) non necessariamente evolvono in una demenza e ha dunque stabilito di indirizzare l’intervento su pazienti in fase iniziale della malattia. Si è deciso di coinvolgere nella fase precoce (che richiede stimolazione cognitiva) le seguenti professionalità: infermieri formati, neuropsicologi, psicologi, terapisti e MMG.
Condividendo la rilevanza della precoce sensibilizzazione, formazione e supporto alle famiglie in quella zona grigia tra inizio del declino e la vera e propria diagnosi, la linea progettuale si orienta sulla prevenzione, con l’obiettivo della presa in carico prima
dell’aggravamento, con attenzione alle disomogeneità tra pazienti in famiglia e persone sole, senza rete e famiglia.
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