Aggiornamenti sulla fase di sperimentazione

19 Apr, 2024 | Alessandra Malfi

Nelle ultime settimane ha preso avvio la fase di definizione del modello di sperimentazione in
sinergia con la Direzione del C.D.C.D., Centro Disturbi Cognitivi Demenze, della Neurologia e con i MMG
invianti.

Lo sforzo congiunto è stato rivolto in particolare a definire:

  • il disegno organizzativo da adottare nella triade MMG – Famiglia –  Soggetto Proponente
  • le caratteristiche e il numero di pazienti sui quali si interverrà
  • le modalità con le quali il SSN sarà in grado di capitalizzare l’esperienza al fine di migliorare il paradigma attuale

Si sono individuati, insieme con C.D.C.D., i criteri clinici di attivazione del servizio, per poter attivare la
costruzione del modello, in modo da definire anche quanti pazienti si andranno a includere, quali sono i
professionisti necessari e quali quelli attivabili al bisogno.

Il gruppo di lavoro ha valutato che i pazienti classificati in un quadro di MCI (Decadimento Cognitivo Lieve) non necessariamente evolvono in una demenza e ha dunque stabilito di indirizzare l’intervento su pazienti in fase iniziale della malattia. Si è deciso di coinvolgere nella fase precoce (che richiede stimolazione cognitiva) le seguenti professionalità: infermieri formati, neuropsicologi, psicologi, terapisti e MMG.

Condividendo la rilevanza della precoce sensibilizzazione, formazione e supporto alle famiglie in quella zona grigia tra inizio del declino e la vera e propria diagnosi, la linea progettuale si orienta sulla prevenzione, con l’obiettivo della presa in carico prima
dell’aggravamento, con attenzione alle disomogeneità tra pazienti in famiglia e persone sole, senza rete e famiglia.

 

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